Sono nella casa dove abitavo da bambino
Riconosco ogni oggetto
La disposizione dei mobili, i colori
La luce era diversa negli anni settanta
Ho riconosciuto anche quella
Ho aperto tutti i cassetti per essere
Sicuro che in tutti questi anni nessuno
Abbia toccato la mia roba
C’è un’intera brigata
Dell’esercito britannico li dentro Rosa
Sono ancora intenti a schierarsi
Per fronteggiare l’attacco imminente
Ma l’attacco non avverrà mai
Il divertimento per me era disporre
I soldatini come se dovessero
Affrontare un ingaggio particolare
E poi, senza che nulla avvenisse
Cambiare la disposizione
Sono ancora là come li avevo
Lasciati venticinque anni fa
L’ufficiale ha il braccio teso davanti
A se mentre sta per prendere la mira
La testa piegata verso l’alto
Mi guada implorante, “Vado?
Ho richiuso il cassetto
Ho setacciato tutta la stanza
In cerca di quello che avevo lasciato
Ho trovato tutto meccanicamente
Come se non avessi bisogno
Di ricordarne la posizione
Devo aver fatto un bel casino
Perchè mia madre è entrata
Giovane e bellissima Rideva
Mi ha preso in giro
Una strana calma, una calma enorme
Non so cosa
Ma non ho mai pianto
Tanto come al risveglio
Ho rifatto il percorso che mi portava
Dalla scuola alla casa dei miei
La prima volta dpo venticinque anni
C’è una sensazione
Che non ho mai più provato
Non abito più là da sempre
Ho avuto una vita, Altrove
E’ solo una stupida villetta con
Uno sputo di giardino
Ma sarò la prima cosa che comprerò
Quando sarò ricco …
Marco Vasselli . Omaggio agli Afterhours
Testo : Manuele Agnelli
Foto : Marco Vasselli