SEDUTO,
SU UNA PANCHINA VUOTA
D’UNA STAZIONE
TALE E QUALE AD ESSA,
RIPENSO E RIPERCORRO
DEGLI ATTIMI IN UN FLASH
ESPOSTI LI’ IN VETRINA:
STEFANIA CHE CAMMINA
CHE L’HO INCONTRATA
CHE ANDAVA INCONTRO AL MONDO.
LA SBORNIA IERI SERA
CON TONINO
ASSIEME A CHRISTIAN
PARLANDO DI FUTURO.
IL PORTO:
FLUVIALE E INUTILE
E UN MONDO CHE MI CELA
SEGRETI TIPO:
QUAND’E’ CHE SPEGNERA’
LA MIA CANDELA.
IL VIAGGIO IN TRENO,
IL LIBRO DI BUCKOWSKY
IL QUARTO DA ME LETTO IN POCO TEMPO,
DEL QUALE PENSO
D’AVER CAPITO TUTTO.
IL BAR E LA MORETTA DEI CORNETTI
UN CANE CHE MI SEGUE
RINNEGATO,
DAL SUO PADRONE
E FORSE DALLA VITA.
UN FLASH DI NUOVO:
BAR E BIGLIETTO
E ZAINETTO IN SPALLA
DI RITORNO A CASA…
…STAZIONE TIBURTINA…
MA ADESSO STO’
SEDUTO A UNA PANCHINA,
VUOTA E D’UN VUOTO
TUTTO QUANTO ATTORNO.
Marco Vasselli
ℓα ροєѕια ροяτα ℓοиταиο - ροєτяγ gοєѕ Ꮠαя αωαγ 🇮🇹 
#1 di Marco Vasselli il 17/09/2018 - 03:35
L’ha ribloggato su La poesia porta lontano – Poetry goes far away – 🇮🇹.
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#2 di hfhgifih il 20/02/2008 - 11:52
bellissima poesia anke se mi ha fatto pensare a delle cose ke sn successe questi giorni e ciò mi ha messo molta tristezza soprattutto qnd dici
"QUAND’E’ CHE SPEGNERA’
LA MIA CANDELA. "
un abbraccio
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#3 di Francy il 20/02/2008 - 11:36
"vuota e d’un vuoto tutto quanto attorno" … esattamente come mi sento io in questo periodo…
immagini nella mente che passano come fogli sbiaditi dal tempo, un pò troppo consumati, ancora troppo reali per buttarli via…
ci sono posti a Tivoli in cui evito di passare, in cui evito di sostare… troppe cose fanno ancora rumore, ed io voglio ancora un pò di silenzio
un abbraccio e grazie per averci donato questa bella poesia
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