Ed eccomi ancora ,
fine giornata
raccolto in me
a domandarmi
se e come sarebbe stato se …
A quel che faccio ,
che ho fatto ,
che farò .
All’amore dichiarato
non ricambiato ,
alle promesse non mantenute ,
ai pochi veri amici ,
sempre pronti per me ,
come le scatole dei cerotti ,
racchiuse nelle cassette del pronto soccorso ,
sempre pronti e lieti di guarirmi le ferite .
Ancora preso da lutti emotivi duri a passare ,
da portarmi dietro pesanti
come palle mediche
da quattro chili ,
da quattro anni
oppure da quattro soldi .
Eccomi qui di nuovo ,
tra una mattinata di Torre Maura ,
ed una sera di routine ,
carica di progetti ,
che poi tanto non andranno mai in porto .
Eccomi ancora solo ,
a pensare ancora
ad amicizie finite per mano altrui …
che stronzi loro
od io ,
che invece di scegliere uno o l’altro da buttar giù ,
mi son scocciato e li ho pisciati enrambi ?
Eccomi quì
con la bellezza del “meglio solo che malaccompagnato” ,
ma pure con la famiglia tutta attorno ,
come è bello e giusto che sia .
Le mie solite domande ,
in cui mi perdo e mi ritrovo perso ,
ma ho sempre presente in me
la promessa di un bacio distratto ancora ,
il sorriso della dottoressa del mio cuore ,
sebbene spero di non aver bisogno d’un cardiologo ,
il sorriso del poeta pittore ,
perso tra la cultura e la cucina giapponese .
Volgo il pensiero al ieri ,
agli occhi della mia fan numero uno , sempre con un inticchia di malinconia ,
ma nello stesso tempo
nel frattempo ,
riscopro il nuovo ,
so anche che c’è anche un fan numero due ,
e dopo un tre ,
e dopo tanti e tanti ancora ,
come stelle di plastica ,
di carta ,
di velluto ,
cui volgo lo sguardo a sera .
Esse mi dicon di continuare ,
tra lo spettacolo del mondo ,
e il mondo dello spettacolo ,
tra il mio spirito poetico
e il mio animo poetico ,
su questo viale
chiamato arte ,
viale di vetro ,
sulla quale ,
come sui vetri del tram ,
scrivevo con la punta del dito ,
appannati di mattina presto .
Con la dialettica di chi si impegna semplice ,
continuerò ,
questa stupida
unica
squallida strada
chiamata poesia ,
che m’emoziona e da Tor Sapienza mia ,
porta emozioni per le vie del mondo !!
Marco Vasselli
alla gente della periferia romana . A chi c’era , c’è stato e ci sarà sempre .
2013
Tutti i diritti sono riservati .
#1 di Silvia il 14/07/2013 - 20:29
Che bella! 🙂
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