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Anniversario 150 Anni dell’unità d’Italia – Liberazione da che ? ( Poesia per il 25 Aprile )
Pubblicato da Marco Vasselli in 2008, Fratelli d'Italia, Italia, Le mie poesie preferite, Marco Vasselli il 25/04/2011
Mio nonno era partigiano
è morto a San Lorenzo,
dobbiamo a lui,
a tutti quanti gli altri
la nostra libertà,
il fatto d’esser liberi
in un Paese libero,
dove la stampa è sol d’una persona,
dove televisine e cine
…
quelle pure.
Dove ” Padania “
vuol dire ” ce l’ho duro “
e lavoratori precari
e famiglie senza futuro,
e giovani spalle al muro,
politici ” magna magna ” ed intrallazzi.
E valzer delle alleanze
e Walter che da speranze
e giovani imprenditori
non cresceranno mai,
e Tano Grasso
e racket, mafia e via dicendo.
E come Gaber
io
che non mi sento italiano,
perchè Cavour è una fermata di Metro,
perchè se guardo dietro
non vedo che ingiustizie,
non vedo che mandanti delle stragi,
son Professori, scrittori di saggi
ed è così
una sciarada di loschi personaggi.
Liberazione
è adesso
è dare una spicciata
a questa situazione da Viareggio,
a questo carnevale sempre peggio,
dove parlamentari
son pagati milioni
per far battute sul clan degli avversari.
Anniversari,
belle parole al vento,
oggi saremo liberi su un foglio
dove l’omino del colle ci dirà ” Miei cari “
ma da domani
ricomincia il mondo
e allora si
che sono ca**i amari !!
Marco Vasselli
-2008
© Tutti i diritti sono riservati
Anniversario – 150 anni dell’Unità d’Italia – Pensavo ….
Pubblicato da Marco Vasselli in Fratelli d'Italia, Italia, Marco Vasselli, Viaggi in poesia il 17/03/2011
Musica – Anniversario 150 anni dell’unità d’Italia – Povera Patria – Franco Battiato
Pubblicato da Marco Vasselli in Fratelli d'Italia, Italia, Mondo d'oggi, Musica il 17/03/2011
Vedi anche :
https://marcovasselli.wordpress.com/2011/03/14/musica-goodbye-maliconia-caparezzatony-hadley-2011/
https://marcovasselli.wordpress.com/2011/03/16/musica-afterhours-il-paese-e-reale/
Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore…
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po’ da vivere…
La primavera intanto tarda ad arrivare.
L’alluvione
Pubblicato da Marco Vasselli in Marco Vasselli, Poesia in dialetto romanesco il 13/03/2011
Stò pomeriggio che piove
vivo tra l’alluvione e l’illusione
che cambià possa presto
pè me e pè tutti quanti.
Trovà nà donna, cambià er governatore,
ma tante teste nun fanno ar caso nostro.
Me movo tra abitudini e l’inchiostro
a volte sverto,
a volte un po mrdestro,
quasi sinistro .. via .. che son mancino !!
Me pare pappa fatta e sempre quella,
‘na tarantella tra l’ ” ero “e er ” potrei esse “
ma tra malinconia, tra gioia e tasse
se infila st’acqua dè sto cielo scuro .
Dice che porta vita l’acqua e er cielo,
ma sull’asfarto nun po cresce un fiore
dar nulla come fosse Dio o mistero,
e sull’asfarto no, nun ce lo pianti,
manco si te ce metti coll’impegno.
Me movo qui tra frasi parole e strofe
tra il limbro e il lambro,
il ludico e er faceto
perchè l’arcobaleno è quer segreto
che se se concretizza va ner cielo
da est a ovest oppure viceversa
a ritrovà pè me pè tutti quanti
‘n po de serenuità quanno s’è persa.
Lì fiori ‘n cielo so facili da cresce, arcobaleni e sogni dè colori
e li poi vede dalla campagna ar mare
e più nun conta dell’asfarto o meno
andò te trovi sai che l’arcobaleno
si viene fori poi vedello sempre.
Nun dura niente,
momento de minuti.
ma vedi che er miracolo se compie
t’esce dar core e l’occhi te riempie,
come lì voti riempiti assieme
a tutti quelli ai quali vojo bene
Marco Vasselli
A tutta la mia famiglia ed a tutti i miei amici
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